Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2022

Romics 2022: una mia prima, nuova esperienza

Immagine
  di Francesco Pio Ceroni Anime e manga. Ultimamente non si parla d’altro, soprattutto fra le generazioni più giovani. Nella cultura europea questo genere di argomenti è ancora assai distante dall’esserne parte integrante, anzi per molti (soprattutto adulti) essi sono degli ottimi esempi per definire ciò che rende la cultura giapponese strana e parecchio bizzarra. È il classico, solito, ennesimo esempio di chi giudica in anticipo basandosi su dicerie e stereotipi piuttosto che su prove vere e proprie, e il bersaglio di questi pregiudizi si sposta prevedibilmente dalla cultura ai luoghi in cui viene diffusa: le fiere. Finché tutte quelle storie fantastiche, costumi sgargianti ed immagini – così dicono - ai limiti dell’immoralità rimangono nella terra del Sol Levante problemi non se ne creano. Più complesso invece quando questo genere di incontri è organizzato annualmente a livello nazionale, ed ha soprattutto un gran seguito. Oggi vi porterò al Romics, una delle principali fiere che p

Construenda Carthago - Episodio 4

Immagine
 di Francesco Pio Ceroni Allora Pilato gli domandò: "Sei tu dunque re?". Gesù rispose: "tu lo dici che io sono re; io son nato e venuto al mondo per rendere testimonianza alla verità; chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce". Pilato gli disse: "Che cos'è la verità?" Giovanni 18,38 Ascolta anche tu la storia di Ponzio Pilato cliccando qui sotto: https://www.spreaker.com/user/16133108/pilato_2

Construenda Carthago - Episodio 3

Immagine
 di Francesco Pio Ceroni In guerra, i tipi di munizioni sono innumerevoli. Il denaro è stata una di queste. Dal 1941 al 1945 la Germania nazista operò la più grande falsificazione di banconote della storia con lo scopo di compromettere il sistema economico inglese. Clicca qui sotto e ascolta anche tu la storia dell'Operazione Bernhard. https://www.spreaker.com/user/16133108/bernhard_2
Immagine
 EDVARD MUNCH, TRA ALCOOL, GENIO E FOLLIA di Francesca De Ingeniis "Madonna", 1894 (olio su tela), Oslo, Munch Museet  Edvard Munch, un nome abbastanza noto, lo si sarà sicuramente studiato alle medie, ristudiato alle superiori, visto in qualche mostra. Quei quadri un pò strani, monotoni, tristi e freddi. Ma la sua pittura non si racchiude solo in queste quattro parole. Dietro alla sua arte si cela un passato contorto, straziante, accerchiato dalla morte, un bambino condannato sin da piccolo ad affrontare i suoi mostri da solo, che lo renderanno un folle, un   uomo fatto di ansie e dubbi, disturbi depressivi e spunti paranoici, dipendenze alcoliche che però gli consentiranno di riscoprire il senso della propria pittura. In un mondo fatale che sembrava volerlo condannare al dolore, l' arte fu per Munch un aggancio positivo, che gli permise di dipingere i suoi sentimenti, mettendosi a nudo davanti a tela e pennelli. La scrittura fu per Edvard un' ulteriore àncora di sal

“Una giornata di Ivan Denisovič”: glaciali riflessioni da un gulag sovietico

Immagine
di Francesco Pio Ceroni ed Elena Piccirilli “ Una giornata di Ivan Denisovič ”, romanzo breve scritto dall’autore russo e premio Nobel Aleksandr Isaevič Solženicyn e pubblicato in Italia da Garzanti Editore per la prima volta nel marzo 1963. (Milano), racconta della vita precaria nei Gulag sovietici dal punto di vista di un prigioniero, detenuto per motivi politici, Ivan Denisovič  Šuchov, che osserva e commenta gli avvenimenti di una delle sue giornate nel campo. L’autore sceglie di parlare di una fredda giornata invernale dell’anno 1951, quando al protagonista mancano ancora due anni per terminare di scontare la pena di dieci anni di lavori forzati in seguito a una condanna per tradimento. Solženicyn stesso era stato prigioniero nei Gulag per otto anni, tra il 1945 e il 1953, a seguito dei quali, dopo la liberazione dalla reclusione, fece conoscere al mondo la realtà atroce dei lager sovietici attraverso le sue opere, tra cui “Arcipelago Gulag”, suo capolavoro. I Gulag erano stati

Construenda Carthago - Episodio 2

Immagine
 di Francesco Pio Ceroni Nella guerra, non esistono fattori e soprattutto conseguenze che possono fregiarsi della parole "positivo, utile, conveniente". Oggi soprattutto, morti e feriti sono puntualmente all'ordine del giorno e gli unici ad appellarsi ad una tregua - almeno nelle festività - sono i capi religiosi.  E se fosse la festività stessa a porre fine ad una guerra? Un evento impensabile, diremmo noi. Vi dico invece che avvenne e fu anche di notevole portata. Clicca qui e ascolta il podcast sulla Tregua del Natale 1914. https://www.spreaker.com/user/16133108/christmas-truce_6