Dicti Maiorum: rubrica di sentenze e proverbi latini e greci
di Francesco Pio Ceroni
Bentrovati in Dicti Maiorum, la
rubrica che descrive il grande albero del passato, un proverbio alla volta.
Il proverbio di oggi proviene dal
sapere greco ed appartiene alla sfera domestica, nel suo significato letterale.
Quanto è importante possedere un proprio rifugio, un luogo per ripararsi o
stare da soli? Quanta importanza diamo noi, al giorno d’oggi, ad un concetto
che può sembrarci così scontato come casa nostra? Noi potremmo rifletterci, ma
mentre lo facciamo i Greci si sono già dati una risposta. Non bado oltre, ed ecco
il proverbio di oggi:
Oἶκος φίλος, οἶκος ἄριστος.
Casa propria, casa ottima.
Secondo una favola di Esopo (108
Hausrath) è proprio questa la risposta della tartaruga a Zeus che le chiede il
motivo di un ritardo ad un banchetto: Zeus la obbliga per punizione a portarsi
sempre la casa con sé (del resto è piuttosto topica l’immagine della tartaruga
che si sente al sicuro in casa sua). Riporto qui di seguito la favola
integrale:
Per le nozze, Zeus invitava tutti gli animali ad un abbondantissimo banchetto. Non essendo presente solo la tartaruga, il giorno seguente Zeus, non sapendo la causa dell'assenza, chiedeva alla tartaruga perché solo lei non era arrivata al pranzo. Questa disse in risposta: "Casa propria, casa ottima". Ma Zeus si adirava e ordinava che la tartaruga trasportandola portasse in giro la casa. In questo modo molti tra gli uomini preferiscono vivere frugalmente piuttosto che condurre una vita riccamente presso gli altri.
Fonte: libriantichionline.com |
Di qui il proverbio, attestato in Cicerone (nihil
quietius, nihil alsius, nihil amoenius. eie moi houtos philos oikos2),
registrato nei paremiografi nonché tradotto nel latino medievale Domus
propria domus optima (Walther 62593). In latino sono presenti
non poche varianti dello stesso motto proverbiale come ad esempio Est dictum
verum: privata domus valet aurum “è un detto vero: la casa privata vale
oro” (Walther 7392, cf. anche 79663) e Est foculus proprius multo
pretiosior auro “il proprio focolare è molto più prezioso dell’oro”
(Walther 74393).
La propria casa come fonte di
piacere e di sicurezza è un motivo ricorrente anche nelle moderne tradizioni
proverbiali: in tutte le lingue sono presenti gli equivalenti dei nostri italiani
Casa propria, non c’è oro che la paghi e In casa sua ciascuno è re;
si vedano inoltre il famoso Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, tu
mi sembri una badiax, il corrispettivo francese Ma maison et
mon chàteau, mon havre et mon Fontainebleau, il russo Svoja chatka –
Rodnaja matka (cioè:”la tua capanna è come tua madre”), ed infine alcune
varianti dialettali (il pugliese Chi sta con le su titte nén sente nesciune
maleditte e Casa mie, focarile mie, addò so’ nate vogghje merì).
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2 Cicerone, Epistole ad Attico, 4,8,1
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